Paola Gianotti è un ultra ciclista, coach, una speaker motivazionale , nonchè attivista solidale ed ambientale, influencer e scrive libri sulla sua storia per dimostrare attraverso il suo esempio e le sue strategie, che tutto è possibile, e che ognuno di noi è responsabile delle proprie azioni quotidiane nel confronto del pianeta.
Ha battuto 4 Guinness World Record, con l’obiettivo di raggiungere importanti traguardi solidali ed ambientali.
Attraverso il suo esempio permette alle persone di capire che ogni sogno è realizzabile e con la sua energia e solarità emoziona e motiva le platee affinchè migliorino se stessi e l’ambiente che li circonda.
Laureata in Economia e Commercio, viaggiatrice zaino in spalla e sportiva da sempre, quando nel 2012 ha dovuto chiudere la sua azienda si è reinventata decidendo di fare il giro del mondo in bici per battere il Guinness World Record come donna più veloce ad aver circumnavigato il globo.
Paola tiene speeches motivazionali nelle aziende e durante i corsi di formazione motivando ed emozionando il pubblico attraverso le sue imprese e riportando la sua storia alle dinamiche aziendali.
Coach certificata segue percorsi di formazione e di coaching in azienda.
Scrittrice di “Sognando L’Infinito“ edito da Piemme dal 2015 e “In Fuga Controvento“ edito da Bradipo, “La Svolta” edito da Feltrinelli.
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Premio Don Puglisi
Premio Pulcheria
Premio Amelia Earhart
Riconoscimento Premio Brera
BIKE4TREE – da Stoccolma a Milano, 2022 km x 2022 piante
Dal 25 febbraio al 10 marzo 2022, ho pedalato da Stoccolma a Milano per 2022 km, con l’obiettivo di mettere a dimora 2022 alberi in Italia, grazie alla partnership con il Ministero della Transizione Ecologica ed i Carabinieri Forestali, per divulgare le azioni necessarie da intraprendere per essere ambientalmente sostenibili.
La partenza è stata sotto l’ambasciata russa alla manifestazione per la pace con Greta Thumberg, e lungo il percorso sono stata ospite del Parlamento Europeo dove ho donato una talea alla vice presidente Pina Picierno.
ALL 4 BIKE – da Roma a Milano con il MiTE 2021
Dal 23 al 27 settembre ho pedalato da Roma a Milano per 740 km, in collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica, per arrivare allo YOUTH4CLIMATE e parlare di sostenibilità ambientale attraverso l’utilizzo della bicicletta.
GIRO PER LA SICUREZZA – Giro della Calabria & Sicilia 2021
Dal 13 al 19 luglio ho percorso la ciclovia della Calabria ed a seguire alcune città della Sicilia orientale, cooperando coi comuni per installare oltre 600 cartelli sul Rispetto del Ciclista sulla strada.
GIRO PER LA SICUREZZA – Giro della Toscana 2020
Dal 15 al 22 Settembre ho pedalato in Toscana coinvolgendo 35 comuni per installare oltre 200 cartelli sul Rispetto del Ciclista sulla strada.
GIRO PER LA SICUREZZA – Giro del Piemonte 2020
Dal 12 al 20 Luglio ho attraversato tutto il Piemonte coinvolgendo 80 comuni per installare oltre 500 cartelli sul Rispetto del Ciclista sulla strada.
12 ORE SOLIDALE – COVID-19 / GUINNESS WORLD RECORD 2020 (record holder)
Il 18 Aprile 2020 ho pedalato per 12 ore sui rulli in casa per raccogliere i fondi per acquistare 10.600 mascherine che ho donato all’Ospedale Regina Margherita e all’Ospedale di Ivrea.
GIRO D’ITALIA 2018 e 2019
A Maggio 2018 e a Maggio 2019 ho percorso tutte le tappe del Giro d’Italia un giorno prima dei professionisti pedalando per oltre 3.000km e superando i 40.000 metri di dislivello per ripercorrere le orme di Alfonsina Strada, (prima e unica donna che nel 1924 ha partecipato al Giro d’Italia), per portare avanti la campagna di sicurezza sulla strada IO RISPETTO IL CICLISTA ideata con Marco Cavorso
TRAVERSATA DEL GIAPPONE – GUINNESS WORLD RECORD 2017 (record holder)
Ho realizzato un terzo record del mondo attraversando il Giappone da Nord a Sud. 2.740 km in 9 giorni (pedalando per una media di 308km al giorno) per continuare il progetto di solidarietà iniziato lo scorso anno. Ho nuovamente raccolto i fondi per creare una micro-officina in Karamoja (Uganda) e formare dei meccanici locali in collaborazione con Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo.
48 STATI IN 43 GIORNI – GUINNESS WORLD RECORD 2016 (record holder)
Il primo Maggio sono partita per una nuova grande sfida battendo un secondo record del mondo: ho pedalato per 11.543km attraversando tutti gli Stati degli Stati Uniti in 43 giorni . Ma questa volta non è stato solo un record sportivo perchè la mia impresa è stata anche un’importante campagna di solidarietà per le donne dell’Uganda. Ho infatti raccolto i fondi per acquistare 73 biciclette che nell’Ottobre 2016 ho consegnato a 73 donne in Uganda insieme ad Africa Mission – Cooperazione e Sviluppo.
BIKE THE NOBEL 2016
Testimonial della campagna promossa da Radio Rai2 Caterpillar ho portato la candidatura della bicicletta come premio Nobel alla Pace da Milano a Oslo. 2.000km in pieno inverno per portare le oltre 10.000 firme raccolte in tutto il mondo. Sono partita il 16 Gennaio per arrviare ad Oslo il 29 Gennaio ed essere accolta in Ambasciata Italiana. Un’impresa ricca di significato perchè il Premio Nobel era destinato alla prima squadra di ciclismo femminile afgana che quotidianamente lotta per la libertà e per i propri diritti.
RED BULL TRANSIBERIAN EXTREME 2015
A Luglio 2015 ho attraversato la Russia da Mosca a Vladivostock partecipando come unica donna in coppia con Paolo Aste, ultracycler vicentino, alla prima edizione della RedBull Transiberian Extreme. Il percorso si snodava lungo il leggendario percorso della Transiberiana: 9.200km con oltre 60.000 di dislivello, 9 fusi orari, 7 zone climatiche diverse. Un’esperienza estrema, affascinante, di vita.
GIRO DEL MONDO – GUINNESS WORLD RECORD 2014 (record holder)
Credo che l’idea di girare il mondo in bici sia stata la conseguenza di esperienze vissute negli anni che mi hanno lasciato un bagaglio di emozioni, ricordi e sogni. La voglia di mettersi in gioco in questa nuova impresa sfidante è quindi la prosecuzione naturale di un percorso iniziato dalla più giovane età.
8 Marzo 2014 sono partita per il mio giro del mondo. Ho vissuto 29.430 km di emozioni sui pedali in 144 giorni. E’ stata la più grande esperienza umana sociale e sportiva immensa che potessi vivere e che ha cambiato il mio modo di vedere le cose e di affrontarle. Durante il percorso, precisamente in Arizona ho subito un grave incidente quando una macchina mi ha investita e rotto la quinta vertebra cervicale. Dopo 4 lunghi mesi di riabilitazione sono ripartita dallo stesso punto dell’incidente e ho proseguito la mia impresa rientrando a Ivrea il 30 Novembre 2014 e abbattendo il record precedente di 8 giorni.
Ricordo ancora il vento del Chimborazo, uno dei vulcani più alti dell’Ecuador, tagliarmi la faccia e il fiato mentre cercavo di risalirlo a 5.000 metri in mountain bike.
In India sono finita intrappolata nei monsoni.
Tre lunghi giorni sull’Himalaya tra piogge torrenziali, frane e inondazioni continue. Il recupero da parte di un elicottero è stata la salvezza da un incubo infinito.
Nel parco del Kakadu australiano ho cercato gli occhi dei coccodrilli di notte con la pila e ho attraversato la baia di San Francisco a nuoto partendo da Alcatraz.
In Venezuela ricordo di aver provato il dolore maggiore della mia vita in un piccolo ambulatorio dove due medici mi toglievano senza anestesia le uova di pulce che si erano annidiate sotto la carne delle dita dei miei piedi.
Sul Kilimangiaro ho ammirato le distese della savana dal tetto dell’Africa e in Groenlandia ho pagaiato nei fiordi tra gli iceberg, perdendomi nella bellezza di una natura selvaggia e incontaminata.
I vermi raccolti e impanati nella foresta thailandese non erano molto saporiti ma le persone che di notte mi lasciavano il posto sul treno per dormire erano favolose.
Una notte in una città del centro del Venezuela colpita da una pioggia tropicale con l’acqua alle ginocchia mi sono trovata da sola con un venezuelano che voleva sposarmi mentre io cercavo una soluzione per andarmene via.
A meno trenta gradi nel penultimo campo dell’Aconcagua a quasi 6.000 metri ho avuto un inizio di edema polmonare e ho vissuto la pesante rinuncia di un sogno: la cima del tetto d’America.
Ho visto le onde infrangersi nel punto sud più estremo della Nuova Zelanda e mi sono trovata a meno venti metri in una grotta nell’ oceano delle Galapagos a guardare negli occhi una decina di squali martello girare su se stessi.